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Tra Arte e Musica: dal Futurismo alle Avanguardie artistiche degli Anni ’60

Conferenza a cura del prof. Piero Mottola (Accademia di Belle Arti di Roma)

In italiano con traduzione in cinese

Il suono-rumore come ricerca di una nuova esperienza emozionale nasce nei primi del ‘900 con il Futurismo e l’Arte dei Rumori di Luigi Russolo: “Ci divertiremo ad orchestrare idealmente insieme il fragore delle saracinesche dei negozi, le porte sbatacchianti, il brusio e lo scalpiccìo delle folle, i diversi frastuoni delle stazioni, delle ferriere, delle filande, delle tipografie, delle centrali elettriche e delle ferrovie sotterranee”. L’estetica futurista propone un nuovo tipo di relazione fruitiva. Lo spettatore (passivo)
diventa attore (attivo) partecipa rumorosamente all’azione, cantando anch’esso, accompagnando l’orchestra, comunicando con gli
attori. Agli inizi degli anni ‘50, vengono elaborate opere musicali dove le possibilità sonore degli oggetti della vita comune sono sviscerate in tutti i loro aspetti espressivi. L’idea del coinvolgimento dello spettatore riemerge nuovamente agli inizi degli anni ‘60,
e viene teorizzata da Umberto Eco in “Opera aperta”. Parallelamente, gli artisti Fluxus tentano la strada dell’immedesimazione come imitazione di processi spontanei della natura, annullando la divisione tra composizione, esecuzione e fruizione. In questa prospettiva, il prof. Piero Mottola (docente di Sound Design presso l’Accademia di Belle Arti di Roma) discuterà della possibilità di attuare attraverso i suoni un coinvolgimento emotivo del pubblico nella produzione dell’opera d’arte contemporanea.

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura di Pechino
  • In collaborazione con: Beijing Institute of Graphic Design