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Conferenza: La musica italiana per pianoforte dalle avanguardie storiche al XXI secolo

La musica italiana per pianoforte dalle avanguardie storiche al XXI secolo

Nicola Sani – Roberto Prosseda

Con la partecipazione straordinaria di Vanessa Benelli Mosell

Conduce: Nicola Sani

In Italia si assiste oggi ad una straordinaria vitalità della scena musicale, con un ventaglio molto ampio di compositori e di proposte di qualità. Per meglio comprendere le ultime tendenze della nuova musica in Italia, la conferenza seguirà il percorso dell’avanguardia storica, dal dopoguerra all’inizio degli anni Settanta.

Nel primo dopoguerra, Luigi Nono, Luciano Berio, Bruno Maderna, Franco Evangelisti, Giacinto Scelsi, costituiscono i punti di riferimento imprescindibili dell’avanguardia musicale italiana, ognuno legato a forme espressive diverse. La figura centrale attorno a cui si muovono le diverse tendenze della musica italiana dell’epoca è stata quella di Bruno Maderna (1920 – 1973). Come direttore e compositore è infatti stato il primo a porre il problema della rifondazione musicale nella società e nella storia uscite dal fascismo. Contemporaneamente Luigi Nono (1924 – 1990), in un periodo in cui la società e la cultura italiana erano segnate da una profonda ansia di rinnovamento, seppe mantenere i legami con la tradizione, in un processo di radicale rivolgimento del linguaggio musicale.

Particolarmente interessante è poi la generazione dei compositori successivi, fra cui Ivan Fedele (1953) che è, tra gli autori italiani, quello che maggiormente riflette la grande tradizione sinfonica del classicismo. Strettamente legata alla ricerca elettroacustica e ai mezzi informatici è invece la ricerca musicale di Marco Stroppa (1959), il quale dimostra che è possibile instaurare una relazione viva, organica e naturale tra questi due mondi sonori (strumentale ed elettroacustico).

Durante l’incontro, che prevede interventi alternati ad esecuzioni di brani musicali (a cura di Roberto Prosseda e Vanessa Benelli Mosell), il Maestro Nicola Sani (Sovrintendente del Teatro Comunale di Bologna, Direttore Artistico dell’Accademia Chigiana e Presidente dell’Istituto Nazionale di Studi Verdiani) si soffermerà anche sui compositori più giovani e in particolare sulla figura di Emanuele Casale (1974), nella cui musica prevale il senso dell’ironia e della teatralità, la sensualità, assieme alla ricerca, in campo timbrico, attuata per mezzo dell’elettronica.