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Conferenza con l’Ing. Giorgio Garuzzo: l’Olivetti di Adriano

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Olivetti, icona indiscutibile dell’eccellenza italiana, è stata la prima fabbrica italiana di macchine da scrivere.

Nel 1957, la Olivetti crea il primo elaboratore elettronico italiano, la macchina “Zero” o Elea 9001. Nel 1965, l’azienda elabora Programma 101, il primo personal computer del mondo, usato anche dalla NASA per la Missione Apollo 11.

Ma la storia di Olivetti è ancora precedente: nasce al 1908 e prosegue per tutto il periodo del Secondo Dopoguerra fino a diventare un marchio mondiale e un simbolo del “Made in Italy”.

L’ingegnere Giorgio Garuzzo, uno dei protagonisti dell’epico sviluppo innovativo di Olivetti negli Sessanta e autore del libro “Quando in Italia si facevano i computer”, illustra al pubblico dell’Istituto Italiano di Cultura il lavoro di due uomini che hanno fatto della Olivetti un mito di qualità, design e innovazione: Adriano Olivetti, visionario presidente dell’omonima azienda, e Mario Tchou, di origine cinese, uno degli antesignani dello studio dei calcolatori elettronici nonché direttore del primo laboratorio di ricerche elettroniche Olivetti che ha partorito la macchina “Zero”.