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“Katër i Radës. Il naufragio.” di KOREJA partecipa al 2020 Beijing Fringe Festival

L’Istituto Italiano di Cultura di Pechino è lieto di annunciare la partecipazione italiana al 2020 BEIJING FRINGE FESTIVAL con l’opera “Katër i Radës. Il naufragio.”, uno spettacolo di KOREJA, regia di Salvatore Tramacere, musica di Admir Shkurtaj e libretto di Alessandro Leogrande.

Le trasmissioni in streaming dello spettacolo, sottotitolato in cinese, saranno effettuate attraverso la piattaforma YOUKU, con accesso diretto attraverso il link di seguito.

https://v.youku.com/v_show/id_XNDkzMDA5MjczMg==.html 

Si ringrazia lo Spazio Teatro NO’HMA Teresa Pomodoro ente collaboratore del BEIJING FRINGE FESTIVAL per il prezioso contributo alla realizzazione di questo evento.

 

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Il “Katër i Radës. Il naufragio.” non vuole essere semplicemente un’opera della memoria. È piuttosto il tentativo, attraverso la musica, di liberare l’universo umano di chi è andato incontro a una delle tante tragedie del Mediterraneo: quella di una piccola motovedetta albanese, stracarica di uomini, donne e bambini, affondata nel marzo del 1997 davanti alle coste italiane.

 

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Nell’atto unico si affollano i sommersi e i salvati, chi è sopravvissuto e chi è scomparso, le loro voci, i loro pensieri, e soprattutto il loro viaggio verso il buio, pieno di grandi ansie e piccoli desideri, sogni e paure, disgressioni, apparizioni, improvvise rammemorazioni.”

 

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KOREJA 剧团简介

Il primo nucleo del Teatro Koreja si costituisce ufficialmente nel 1985 ad Aradeo dove la compagnia abita il Castello Tre Masserie con il nome di Koreja, campo d’azione teatrale. Il termine Koreja vuol dire “movimento circolare”, è inoltre presente in uno degli scritti di Jerzy Grotowski come “tre in uno: danza, musica, canto”. Sin dagli esordi, la compagnia è diretta da Salvatore Tramacere, attore e regista formatosi accanto a importanti personalità del teatro internazionale come Eugenio Barba, Iben Nagel Rasmussen, Cesar Brie, Silvia Ricciardelli e Pina Bausch.

Sin dall’inizio Koreja svolge la sua attività proponendosi come centro di produzione, ricerca e promozione teatrale rivolta ad un vasto pubblico. In collaborazione con l’Ente teatrale italiano e con gli enti locali organizza, sin dal 1991, il cartellone teatrale nella città di Lecce “Strade Maestre”, un progetto di promozione teatrale rivolto alle aree disagiate del Paese. Nel 1998 Koreja sposta la propria sede a Lecce nella periferia della città, nel quartiere Borgo Pace. Qui compra e ristruttura a proprie spese una ex fabbrica di mattoni, trasformandola in una casa delteatro: i Cantieri Teatrali Koreja.

Nel 2003 i Cantieri Teatrali Koreja sono riconosciuti dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come “Teatro Stabile d’Innovazione” del Salento per la ricerca e la sperimentazione, a conferma della vocazione produttiva e di un forte radicamento sul territorio. Nel 2015 i Cantieri Teatrali Koreja vengono riconosciuti dal Ministero dei Beni Culturali come “Centro di Produzione teatrale di sperimentazione e di teatro per l’infanzia e la gioventù”, unico in Puglia.

Il progetto artistico di Koreja è fatto di opere, azioni e storie – piccole o grandi che siano – che partono da lontano e soprattutto dall’esigenza profonda di costruire una “residenza del teatro e della cultura” aperta alle innovazioni, al confronto fra le diverse generazioni; un caleidoscopio di arti generi e pratiche dove alle proprie si uniscono le radici e le lingue degli altri, in un rapporto di reciproco rispetto, con tanta voglia di conoscere esperimentare nuove direzioni, linguaggi e poetiche.
Ma opere, azioni e storie vuol dire anche produzione di spettacoli teatrali che nascono all’interno dei Cantieri e che si misurano con un vasto pubblico in occasione delle tournée. E vuol dire ospitalità di compagnie ed artisti, incontri culturali, mostre, installazioni e prove aperte; vuol dire attività di formazione teatrale rivolta soprattutto ai giovani ed ai soggetti svantaggiati e vuol dire, infine, infine un dialogo permanente e aperto con il pubblico e con le istituzioni.

 

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musica Admir Shkurtaj

libretto Alessandro Leogrande

regia Salvatore Tramacere

direzione Admir Shkurtaj

assistente alla regia Emanuela Pisicchio

scenografia Michelangelo Campanale

costumi Stefania Miscuglio

realizzazione scene e tecnica Mario Daniele

tecnici Mario Daniele, Alessandro Cardinale

soprano Simona Gubello

soprano Hersjana Matmuja

soprano Flavja Matmuja

voce sperimentale Stefano Luigi Mangia

attrice Emanuela Pisicchio

attrice Maria Rosaria Ponzetta

attore Fabio Zullino

flauto, ottavino, flauto in sol Mariasole De Pascali

clarinetto basso e clarinetto in sib Marco Ignoti

tromba in sib e live electronics Giorgio Distante

violoncello Jacopo Conoci

pianoforte Vanessa Sotgiu

cupa cupe e percussioni Pino Basile

coro polifonico canti tradizionali albanesi Nazo Çelaj, Nikolin Likaj, Meleq Çela, Sali Brahimaj, Valter Hodaj

opera da camera commissione la Biennale di Venezia

organizzazione e tournée Laura Scorrano, Georgia Tramacere

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In collaborazione con

 

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