Questo sito utilizza cookies tecnici (necessari) e analitici.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookies.

Volevo nascondermi al “Fengchao NEXT”

Volevo nasconermi

L’Istituto Italiano di Cultura di Pechino è lieto di annunciare la seconda proiezione di Volevo nascondermi (2020) un film di Giorgio Diritti. La prima si e’ svolta all’Istituto Italiano di Cultura di Pechino il 10 ottobre u.s. in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale (World Mental Health Day). Frutto di una collaborazione con il team di Meng Jinghui, massimo esponente del teatro “pop avant-garde” cinese, l’evento si svolge nell’ambito di Fengchao NEXT (New Energy X-ray Theatre), una grande festa dell’arte della durata di tre mesi, un palco per spezzare le frontiere, l’incontro tra teatro, poesia e cinema, una festa della creatività con i giovani e per i giovani.

Il film è la storia del pittore Antonio Ligabue, definito “il genio tormentato dell’arte naif”, e mostra il suo rapporto con la pittura come un’esigenza vitale, un modo per sopravvivere all’emarginazione e alla sofferenza.

Antonio Ligabue (1899-1965) è stato un pittore e scultore italiano, figura di spicco dell’arte naif ed espressionista occidentale, e tra gli artisti italiani più importanti del XX secolo.

Elio Germano, l’attore italiano che ha interpretato Antonio Ligabue nel film, è stato premiato con Orso d’argento per il miglior attore al Festival di Berlino 2020 e con il David di Donatello 2021 per il miglior attore protagonista.

“Volevo nascondermi” racconta la vita del pittore e scultore italiano Antonio Ligabue.

La storia narra la drammatica e straordinaria esistenza di Antonio Ligabue, figura che ha profondamente colpito l’Italia. Dotato fin da bambino di un talento innato per il disegno, ebbe un’infanzia difficile: i genitori, lavoratori stagionali al confine tra Svizzera e Germania, lo lasciarono in affidamento dopo la morte della madre. A causa dei suoi disturbi mentali e delle difficoltà di adattamento, fu spesso rifiutato e infine rimpatriato in Italia.

Condusse una vita errabonda, trascorrendo lunghi periodi in istituti psichiatrici. Fu solo grazie all’incontro con uno scultore che Ligabue iniziò a dedicarsi seriamente alla pittura e alla scultura, diventando uno dei più importanti artisti “naïf” del XX secolo.

Il film ripercorre la sua infanzia e le sue origini italo-svizzere, mostrando un uomo tormentato ma capace di trovare conforto nell’arte. I suoi dipinti e le sue sculture sonopopolate da animali selvaggi — leoni, cavalli, gorilla, tigri — che lui immerge nei paesaggi dell’Emilia.

Il critico Mazzacurati ne riconobbe presto il talento, incoraggiandolo a proseguire e a partecipare a mostre e concorsi locali. Col tempo, Ligabue venne apprezzato da critici e studiosi, fino a essere riconosciuto come uno dei massimi esponentidello stile “primitivo” o “naïf” italiano.

Per la sua interpretazione, Elio Germano ha vinto l’Orso d’Argento come Miglior Attore Protagonista al Festival del Cinema di Berlino nel 2020.

La proiezione si terrà il 30 novembre alle ore 10.00 presso Fengchao Theater.

Sottotitoli in cinese.