L’Istituto Italiano di Cultura di Pechino è lieto di annunciare Arlecchino servitore di due padroni di Carlo Goldoni regia Giorgio Strehler in una nuova edizione ripresa da Stefano de Luca. Uno spettacolo che, dal luglio del 1947, accompagna la storia e la vita dello Stabile milanese. L’Arlecchino del Piccolo è lo spettacolo dei record, la produzione italiana più vista nel mondo, rinasce, per la dodicesima volta in settantotto anni, in una nuova edizione affidata a Stefano de Luca, con Enrico Bonavera e un cast di attrici e attori diplomati alla Scuola di Teatro del Piccolo. In epoche di regie ad alto impatto tecnologico, le maschere della Commedia dell’Arte, le candele, gli oggetti, i broccati del Settecento parlano di un altro modo di fare teatro: «un gioco semplice, antico come l’uomo – spiega de Luca – territorio in cui infanzia e rito ancestrale si incontrano nella gioia del mascheramento, orchestrata dalla partitura di gesti e movimenti studiati da Giorgio Strehler perché le singole personalità fossero al servizio di un’armonia d’insieme.»
Truffaldino (Arlecchino) diventa servo sia di Beatrice, travestita da suo fratello, sia del suo amante Florindo, che a sua volta è fuggito dopo aver ucciso Federico, fratello di Beatrice. Truffaldino, spinto dalla fame, intreccia una serie di inganni e equivoci per servire i due padroni, finendo per causare molte disavventure che si risolveranno solo alla fine, quando i due amanti si incontreranno, i malintesi saranno chiariti e tutti (inclusi Truffaldino e la serva Smeraldina) potranno coronare i propri sogni d’amore e di matrimonio.
Teatro della Capitale (Shoudu Juchang)
17,18,19 ottobre 2025 ore 19:30