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ART TALK Arnaldo Pomodoro

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Il pomeriggio del 26 luglio, per commemorare il celebre artista italiano Arnaldo Pomodoro, abbiamo invitato Daniele Crippa al CHAO Art Center per tenere una conferenza speciale dedicata all’artista. Durante l’evento verrà ripercorso il suo importante percorso creativo, analizzate le sue idee artistiche e il suo impatto sull’epoca in cui ha vissuto.

Arnaldo Pomodoro(1926-2025) è diventato celebre per il suo uso unico delle forme geometriche fondamentali, in particolare colonne, cubi, piramidi, sfere e dischi. Le sue monumentali strutture architettoniche alludono a un processo continuo di autodistruzione e rigenerazione. Le sue opere sono state esposte in numerosi importanti musei internazionali, tra cui il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris (1976), il Berkeley Art Museum dell’Università della California (1981), il Columbus Museum of Art (1984), l’Hakone Open-Air Museum nella prefettura di Kanagawa (1994), il Cairo Art Center (1997) e il Palazzo Magnani di Reggio Emilia (2005).

La lunga frequentazione di Daniele Crippa con Arnaldo Pomodoro iniziata negli anni settanta attraverso esposizioni di opere dell’artista marchigiano nelle sue Gallerie d’Arte in Cortina, Milano e Santa Margherita Ligure è continuata negli anni.

Quando il Dottor Crippa è diventato Direttore della Galleria Civica di Portofino, una grande esposizione da lui organizzata e curata su Arnaldo Pomodoro, nel 1983, fu l’evento dell’anno.

Nel 1985 nacque il MuPa: Museo del Parco Centro Internazionale di Scultura all’Aperto di Portofino sotto la sua presidenza e una delle prime opere ospitate da Crippa nel Museo fu appunto quella di Arnaldo Pomodoro, con il quale collaborò anni dopo, con un suo intervento, durante la presentazione in Milano della Fondazione Arnaldo Pomodoro.

Arnaldo Pomodoro è stato uno dei pilastri della scultura post-modernista attraverso un personale ed unico linguaggio grazie ad un ” suo inconfondibile ” segno che ha saputo coinvolgere il materiale in maniera nuova. l’artista sa raccontare la profondità dell’essere umano, le nostre difficoltà, le paure o le speranze attraverso una profonda ricerca che lo ha portato a scavare, lacerare: mostrando così una parte della nostra interiorità, della fragilità umana attraverso quel vuoto che il maestro ha voluto nelle sue sculture.

Diventato milanese nella metà degli anni cinquanta ha subito frequentato quel momento di nuova esplosione culturale dialogando con artisti quali Lucio Fontana, Sergio Dangelo, Enrico Baj, Enrico Castellani e Piero Manzoni i quali, insieme a Ettore Sottsass e Giò Ponti in architettura, erano i pilastri di queste grandi trasformazione nel mondo dell’arte. Presto divennero suoi compagni di strada e queste frequentazioni fatte di confronti, discussioni e differenti interpretazioni lo portarono ad una sua personalissima interpretazione della scultura che hanno reso Arnaldo Pomodoro uno dei maggiori scultori a livello internazionale.

Conferenza di:

Daniele Crippa

Direttore Museo del Parco Centro Internazionale di Scultura all’Aperto di Portofino

già Direttore della Galleria Civica di Portofino


Modera

Guicciardo Sassoli de’ Bianchi Strozzi

per l’Ambasciata d’Italia a Pechino e l’Istituto Italiano di Cultura di Pechino

Presidente di Nuova Artemarea

Direttore del progetto Sviluppi del Contemporaneo. Programma di residenze d’artisti italiani in Cina

 

Host and Interpreter:

Ren Jingge