Negli ultimi giorni di esposizione a Pechino presso la Biblioteca Nazionale di Cina della mostra “Amore, Lusso e Bellezza nell’antichità”, che presenta una ricca collezione di reperti provenienti da Ercolano e Pompei del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, l’Istituto ha il piacere di accogliere due studiosi ed esperti di mondo classico attivi qui nella capitale, i quali discuteranno alcuni concetti fondamentali della civiltà greco-romana che hanno ispirato la realizzazione della mostra a Pechino.
L’intervento di Caterina Ludovica Baldini, ricercatrice presso l’Università di Pechino, sarà un viaggio alla scoperta delle radici dei concetti chiave della mostra “Amore, lusso e bellezza nell’antichità” che permeano per prima la cultura greca e successivamente influenzano anche quella romana. Per farlo, la relatrice affronterà il tema del bello, concentrandosi sui testi dei due filosofi che principalmente associamo all’antichità, Platone e Aristotele.
Renan Marques Liparotti, docente di latino e greco presso la School of European Languages and Culture dell’Università di Lingue Straniere di Pechino, illustrerà i contenuti della mostra “Amore, lusso e bellezza nell’antichità” secondo una prospettiva storica, presentando in particolare le opere d’arte presenti nelle due ville protagoniste dell’esposizione, la Villa dei papiri e la Casa del Fauno, provando a comprendere come la bellezza faceva parte della vita quotidiana greco-romana e il motivo per cui il tema dell’amore è così diffuso.
Caterina Ludovica Baldini, PhD
Già laureata all’Università di Pisa e alla Scuola Normale Superiore, dove ha condotto ricerche sull’etica e la metafisica dell’antica Grecia, è ricercatrice presso l’Università di Pechino nell’ambito del Programma di Introduzione dei Talenti 2021, i suoi studi si concentrano sulla filosofia antica greca, in particolare su Platone e Aristotele. Ha recentemente completato un dottorato presso l’Università di Oxford con una tesi sul Libro K della Metafisica di Aristotele.
Renan Marques Liparotti ha studiato Lettere portoghesi all’Università federale del Rio Grande del Nord e Lettere classiche all’Università di Coimbra, dove ha discusso la tesi magistrale di letteratura greca sull’opera di Plutarco De Alexandri Magni fortuna aut virtute. Da questo lavoro è poi derivata la prima traduzione commentata dell’opera in portoghese (pubblicata nel 2017). Ha conseguito un dottorato presso l’Università degli Studi di Salerno, con una tesi su “Plutarco e il teatro: un approccio politico e filosofico”. I suoi interessi riguardano gli studi narrativi, la letteratura portoghese e brasiliana, la letteratura classica, la didattica e la traduzione. Da settembre di 2022 è docente di latino e greco presso la School of European Languages and Culture della Beijing Foreign Studies University.