A cura di MAURIZIO DE VITA
La cultura del Restauro italiana è fra le più dense e sedimentate al mondo, vive da quasi due secoli costanti riflessioni, ricerche, dibattiti che hanno dato luogo a principi e criteri restaurativi che sono stati e sono sempre un riferimento, a livello internazionale, per la didattica universitaria, nella convegnistica di settore, nei tanti momenti di condivisione e di confronto scientifico e tecnico che si riferisca al Restauro, alla cura del Patrimonio architettonico, alla Conservazione attiva.
Le Carte del Restauro, le pubblicazioni, i progetti ed i cantieri di restauro di monumenti ed architetture di interesse storico-artistico
possono contare su principi chiari e maturati nel tempo che possono essere di grande aiuto e riferimento sia per l’aggiornamento degli aspetti teorici che per la conduzione della progettazione e la Direzione di interventi di restauro.
Principi quali il “minimo intervento”, la “compatibiltà fisico-chimica e funzionale”, la “autenticità del monumento”, la “reversibilità degli interventi”, la “distinguibilità dell’aggiunta”, il “linguaggio contemporaneo nel dialogo fra antica e nuova architettura” sono alcuni riferimenti di principio maturati in decenni di studi e riflessioni di altissimo livello.
Prendendo a riferimento questi principi si vogliono presentare alcuni interventi di restauro progettati e diretti dal Prof. Arch. Maurizio De Vita (Studio De Vita & Schulze Architetti di Firenze) che illustrano i passaggi più significativi di restauri specialistici su materiali
lapidei ed anche interventi che hanno reso possibili nuove funzioni (culturali, espositive, didattiche) all’interno di monumenti toscani molto importanti.
Il Castello dell’Acciaiolo a Scandicci (vicino Firenze) e la Fortezza tardo-rinascimentale di Arezzo sono due esempi significativi dell’attività restaurativa dello Studio De Vita & Schulze e dell’applicazione di principi del Restauro Italiano. Dopo decenni di abbandono, a seguito dei restauri da poco terminati sono oggi spazi culturali di grande interesse che vedono la presenza di mostre, convegni, attività rivolte alla formazione che hanno portato decine di migliaia di persone italiane e di tutto il mondo a conoscere una Storia plurisecolare ed utilizzare straordinarie testimonianze del patrimonio architettonico italiano.
Maurizio De Vita è professore ordinario di Restauro e Direttore della Scuola di specializzazione in Beni architettonici e del Paesaggio presso il Dipartimento di Architettura DIDA dell’Università degli Studi di Firenze.
Ha studiato a Firenze dove si è laureato in Restauro ed alla Columbia University School of Architecture. Ha insegnato presso la Columbia University di New York, la Syracuse University (N.Y.), l’Università degli Studi di Camerino, la Facoltà di Architettura di Venezia – IUAV. È stato invitato a far parte di commissioni didattiche presso il Politecnico di Zurigo, presso la Scuola di Architettura di
Losanna, l’Azerbaijan University of Architecture, la University of Architecture and Urbanism “Ion Mincu” di Bucharest, la Beijing University of Civil Engineering and Architecture, l’Universiade Estadual de Campinas – UNICAMP (Brasile), la South-East University School of Architecture di Nanchino.
È autore di più di cento pubblicazioni nel campo del restauro e della critica architettonica.
Ha progettato e diretto numerosi interventi di restauro su edifici di interesse storico artistico, complessi monumentali, parchi e giardini storici, spazi urbani posti in contesti urbani storicizzati, per Enti ed Amministrazioni pubbliche e per privati.