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La nascita del classicismo tastieristico italiano

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In occasione del tricentenario della morte di Alessandro Scarlatti (1660–1725)

e del bicentenario della morte di Antonio Salieri (1750–1825),

l’Istituto Italiano di Cultura di Pechino

e il Beijing Da Hua Theatre

presentano una serie di due conferenze e due concerti dedicati a

La nascita del classicismo tastieristico italiano

Da Alessandro Scarlatti ad Antonio Salieri:

100 anni di coesistenza e trasformazione tra clavicembalo e fortepiano

La serie di eventi sarà inaugurata da una conferenza storico-musicologica introduttiva che si terrà, in lingua italiana e cinese, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Pechino il 6 maggio p.v. La stessa conferenza sarà replicata, in lingua cinese, presso il Beijing Da Hua Theatre il 10 maggio p.v.

I due concerti, che proporranno musiche per clavicembalo e fortepiano di 13 diversi compositori italiani, si svolgeranno al Beijing Da Hua Theatre il 17 e il 24 maggio p.v.

Un viaggio “su tastiera” attraverso il XVIII secolo

— dalla gloria del clavicembalo al dominio del fortepiano.

Tra il 1700 e il 1800, la storia della musica per tastiera in Italia visse un secolo straordinario e ricco di trasformazioni. In questo periodo, lo splendore del clavicembalo e l’ascesa del fortepiano si intrecciarono, contribuendo profondamente alla nascita del nuovo stile classico europeo.

In occasione degli anniversari della morte di Alessandro Scarlatti e Antonio Salieri,vi invitiamo a intraprendere un viaggio nel glorioso passato dell’arte tastieristica italiana,per riscoprire gli echi sonori e musicali degli strumenti a tastiera settecenteschi.

Abstract della conferenza

Alla fine del XVII secolo, mentre la musica barocca si avviava a raggiungere il suo apice artistico, il panorama degli strumenti a tastiera si era già ampiamente diversificato. Accanto all’organo — la cui invenzione risaliva addirittura alla Grecia ellenistica — si erano sviluppati, a partire almeno dal XIV secolo, diversi tipi di strumenti a corde con tastiera. Il re incontrastato di questa vasta famiglia era il clavicembalo, che si articolava in numerose varianti, differenti non solo dal punto di vista strutturale, ma anche per caratteristiche timbriche ed espressive.

Nel 1700, quando il grande cembalaro italiano Bartolomeo Cristofori completò il primo pianoforte della storia, il nuovo strumento venne ad arricchire ulteriormente l’ampio ventaglio dei cordofoni a tastiera a disposizione dei musicisti. Furono proprio le innovative caratteristiche tecniche ed espressive del fortepiano di Cristofori a ispirare altri cembalari e organari, soprattutto in Germania e in Francia, a sviluppare proprie varianti, più o meno fedeli o diverse rispetto alle idee dell’inventore italiano, ma comunque volte a proseguire la sperimentazione tecnologica ed espressiva nella direzione da lui avviata.

Tutto il Settecento sarà così caratterizzato da due fenomeni fondamentali, destinati a segnare profondamente la futura evoluzione della musica classica europea: in primo luogo, la straordinaria coesistenza di un’ampia varietà di cordofoni a tastiera, mai più uguagliata né prima né dopo il XVIII secolo; in secondo luogo, l’ascesa progressiva del pianoforte, che a fine secolo conquisterà una posizione predominante, portando alla graduale scomparsa di tutti gli altri strumenti a corde con tastiera.

Nel corso della conferenza saranno delineati il contesto storico e organologico del tardo Barocco, evidenziando l’ampiezza della famiglia dei cordofoni a tastiera. Sarà raccontata brevemente l’invenzione del pianoforte, sottolineandone il significato in prospettiva musicologica. Verranno, inoltre, descritte le caratteristiche peculiari dei due strumenti principali — clavicembalo e fortepiano — mettendo a confronto le loro differenze strutturali, timbriche ed espressive.

Saranno infine presentati brevemente tutti i compositori le cui opere verranno eseguite nei due successivi concerti.

Durante la conferenza verranno proiettate immagini degli strumenti e dei loro componenti, nonché eseguiti ascolti comparativi di oltre dieci diversi strumenti storici cordofoni a tastiera.