L’8 novembre è stata inaugurata ufficialmente la mostra “Universo Olivetti – Comunità come utopia concreta”, già aperta al pubblico dal primo novembre.
Nel suo discorso d’apertura, l’Ambasciatore d’Italia, S.E. Massimo Ambrosetti, ha voluto ricordare come la mostra, realizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in collaborazione con la Fondazione MAXXI e la Fondazione Adriano Olivetti: “vuole essere un omaggio ad un luminare e alla sua genialità che, nel 2018, ha portato all’iscrizione della città di Ivrea, fucina concreta della sua utopia, nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO come Città Industriale del XX Secolo”.
La storia di Olivetti risale al 1908, nello specifico alla costruzione della prima fabbrica italiana di macchine da scrivere, e prosegue lungo il periodo del Secondo Dopoguerra grazie alla lungimiranza di Adriano Olivetti, un uomo dalla visione globale, sebbene saldamente legato alla propria terra natia. La sua perspicacia ha fatto sì che l’omonima azienda divenisse un marchio mondiale, un simbolo del “Made in Italy” oggi conosciuto per la sua qualità, design e innovazione. La saggia visione di Olivetti solleva i produttori di beni alla figura di protagonisti e rende Ivrea luogo di concretizzazione di un’utopia imperniata sul welfare della Comunità, realizzando non solo fabbriche, ma anche abitazioni per gli operai e strutture per i servizi sociali secondo una tipologia di urbanistica organica innovativa.
Come fosse una valigia, la mostra ripropone la portabilità caratteristica delle celebri macchine da scrivere Olivetti. Aprendosi, la storia che viaggia al suo interno si dispiega in un racconto di forte impatto comunicativo che, attraverso una serie di oggetti e materiali d’archivio divisi in quattro sezioni, ci racconta dei principali temi e della cultura che hanno reso il modello d’impresa olivettiana unico nel mondo.
“Universo Olivetti – Comunità come utopia concreta” sarà aperta al pubblico fino al 24 novembre.