L’Istituto Italiano di Cultura di Pechino è lieto di ospitare un evento dedicato alla danza contemporanea, mirato a riflettere sulle questioni del corpo, per ripensare questa forma artistica ed espressiva aprendola a nuove sfide e possibilità, legate al mondo contemporaneo.
Martedì 1° luglio alle ore 19.00 presso l’Auditorium dell’Istituto Italiano di Cultura di Pechino ospiterà un doppio appuntamento con la performance A corpo libero di Silvia Gribaudi, coreografa e performer italiana che sta mettendo in discussione norme e canoni della danza, e la presentazione Il corpo che invecchia danzando, dell’artista e studioso Fabrizio Massini.
Performance A corpo libero
A corpo libero è un lavoro che ironizza sulla condizione femminile a partire dalla gioiosa fluidità del corpo, esplorando da un punto di vista drammaturgico un tempo di inadeguatezza, un tempo di onnipotenza e un tempo di accettazione in una contaminazione di tecniche espressive. Un corpo che danza che occupa spazi pieni e vuoti, che si relaziona con le sue curve e le sue “parti molli”: l’imperfezione che diventa normalità, la propria fisicità come superficie di un mondo interiore. A corpo libero di Silvia Gribaudi è uno spettacolo dissacrante portato in spazi urbani, grido di rivolta di una donna che cerca la libertà.
Presentazione Il corpo che invecchia danzando
“The aging body”, il corpo che invecchia, è un tema di crescente interesse nella danza contemporanea mondiale. Se, nel senso comune, il corpo danzante è spesso associato al virtuosismo del balletto – un corpo longilineo, scattante, performante – sempre più artiste e artisti contestano il mito di perfezione ed eterna gioventù che soggiace a queste immagini. Ma a che età si smette di essere “adatti” a danzare sul palco? Quali forme di bellezza e di liberazione possono scaturire da corpi “imperfetti”? Questa presentazione propone una breve panoramica sul tema del “corpo che invecchia danzando” per poi concentrarsi sul lavoro artistico e laboratoriale di Silvia Gribaudi, “autrice del corpo” e di recente ospite dell’Aranya Theatre Festival.
Gli artisti:
Silvia Gribaudi è una coreografa italiana attiva nelle arti performative.
Dal 2004 mette al centro del suo lavoro l’impatto sociale del corpo e la relazione tra pubblico e performer, attraverso la ricerca artistica sul linguaggio coreografico, la danza e lo humour. Con un’attenzione specifica al livello umano e relazionale, sviluppa i suoi lavori attraverso il dialogo e l’incontro poetico con gli/le artist* con cui collabora, le comunità e il pubblico, che diventano parte integrante di ogni atto performativo.
I suoi spettacoli sono stati presentati in numerosi teatri e festival in tutta Europa, Asia e America. Tra questi Théâtre de la Ville a Parigi, The Holland Dance Festival a L’Aia, Shanghai International Dance Center, CINARS a Montreal, Torinodanza Festival, Biennale di Venezia, Bolzano Danza, Dansnät Sverige in Svezia, La Biennale de Lyon.
Ha partecipato a progetti artistici di ricerca tra cui: CHOREOROAM (2011), TRIPTYCH (2013), ACT YOUR AGE (2014) progetto europeo sull’invecchiamento attivo attraverso l’arte della danza, da cui è nata la performance WHAT AGE ARE YOU ACTING? e il progetto territoriale OVER 60; PERFORMING GENDER (2015); CORPO LINKS CLUSTER (2019/2020) in cui la relazione tra danza, montagna e comunità montana ha dato vita al progetto site specific TREKKING COREOGRAFICO e allo spettacolo MONJOUR (2021). Nel 2021 è coreografa ospite per “Danser Encore, 30 solos pour 30 danseurs” progetto per l’Opéra de Lyon e nel 2023 per il progetto “Variazioni di Grazia” per l’Opéra-Théâtre Eurométropole de Metz. I lavori di Silvia Gribaudi sono stati selezionati dalla rete europea Aerowaves e dalla NID PLATFORM – Nuova Piattaforma della Danza Italiana .
Silvia Gribaudi ha ricevuto il Premio Giovane Danza D’Autore Veneto con A CORPO LIBERO (2009), finalista Premio UBU come migliore spettacolo di danza e finalista Premio Rete Critica con R.OSA (2017), Premio CollaborAction#4 2018-2019, finalista Premio Rete Critica 2019, Premio DANZA&DANZA 2019 come miglior produzione italiana con GRACES.
Fabrizio Massini
Dopo alcune esperienze come performer e regista di teatro sperimentale nei primi anni 2000, Fabrizio si è specializzato in lingua e cultura cinese presso l’Università degli Studi Firenze e la University of London SOAS. Fra il 2009 e il 2019 ha vissuto in China, lavorando come produttore e curatore di arti performative in collaborazione con organizzazioni quali Ibsen International, Beijing Fringe Festival, Shanghai Dramatic Arts Center, Wuzhen Theatre Festival. Attualmente è ricercatore universitario presso l’Istituto di studi sull’Asia Orientale dell’Università di Vienna.