Mercoledì 8 dicembre, presso l’Auditorium dell’Istituto Italiano di Cultura di Pechino, si tiene il quinto appuntamento del ciclo di video concerti di musica classica “Suite Italiana”, dedicati al pianoforte ed alla grande tradizione esecutiva italiana.
I musicisti Maurizio Baglini (pianoforte) e Silvia Chiesa (violoncello) presentano uno splendido concerto dal titolo “Esotismo Italiano” su musiche di Francesco Cilea e Domenico Scarlatti.
Il video-concerto sarà aperto da una breve presentazione introduttiva del prof. Liu Xiaolong, musicologo del Central Conservatory of Music di Pechino.
Il concerto, videoregistrato in alta risoluzione, sarà proiettato presso il nostro Auditorium e allo stesso tempo trasmesso in stereofonia sui canali social dell’Istituto.
Suite Italiana
Programma del Vº Concerto
Maurizio Baglini (pianoforte)
Silvia Chiesa (violoncello)
Francesco Cilea (Palmi, 1866 – Varazze, 1950)
Sonata in re maggiore per violoncello e pianoforte op. 38
– Allegro moderato
– Alla Romanza
– Allegro animato
Domenico Scarlatti (Napoli, 1685 – Madrid, 1757)
Quattro sonate
– L21 in mi maggiore (k 162)
– L184 in sol maggiore (k 454)
– L118 in fa minore (k 466)
– L324 in do maggiore (k 460)
Maurizio Baglini
Il pianista Maurizio Baglini vanta una brillante carriera come solista, camerista, didatta e direttore artistico. Vincitore a 24 anni del “World Music Piano Master” di Montecarlo, si esibisce regolarmente all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, al Teatro alla Scala di Milano, al Teatro San Carlo di Napoli, alla Salle Gaveau di Parigi, al Kennedy Center di Washington ed è ospite di prestigiosi festival, tra cui La Roque d’Anthéron, Yokohama Piano Festival, Australian Chamber Music Festival, “Benedetti Michelangeli” di Bergamo e Brescia. Collabora con importanti direttori tra cui Luciano Acocella, Marco Angius, John Axelrod, Umberto Benedetti Michelangeli, Daniel Cohen, Howard Griffiths, Armin Jordan, Seikyo Kim.
La sua produzione discografica per Decca/Universal comprende capolavori di Schumann, Liszt, Brahms, Schubert, Domenico Scarlatti e Mussorgsky.
Fondatore e direttore artistico dell’Amiata Piano Festival, è consulente artistico per la musica e la danza del Teatro “Verdi” di Pordenone. Nel 2019 è stato nominato Socio Onorario dell’Aiarp, l’Associazione Italiana Accordatori e Riparatori di Pianoforti «per gli altimeriti e gli importanti contributi artistici che la sua attività ha portato alla causa del pianoforte». Suona un grancoda Fazioli.
Silvia Chiesa
Silvia Chiesa è un’artista che ha contribuito ad ampliare gli orizzonti del violoncello. Ha rilanciato il repertorio del Novecento, riscoprendo capolavori ingiustamente dimenticati, e ha stimolato la produzione di nuove opere per il suo strumento eseguendole su prestigiosi palcoscenici internazionali.
Nella “Trilogia del Novecento italiano” (Sony Classical) raccoglie per la prima volta insieme le registrazioni di Concerti per violoncello e orchestra di grandi compositori del XX secolo: Nino Rota, Alfredo Casella, Ottorino Respighi, Ildebrando Pizzetti, Mario Castelnuovo-Tedesco (“prima” italiana), Riccardo Malipiero (“prima” mondiale) e Gian Francesco Malipiero.
Silvia Chiesa è anche un’appassionata interprete della musica del nostro tempo.
Come solista ha suonato con l’Orchestra Nazionale della Rai, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra di Padova e del Veneto, l’Orchestra della Toscana, la Royal Philharmonic Orchestra, i Solisti di San Pietroburgo, l’Orchestra di Rouen, la Staatsorchester Kassel e la Sinfonica di Cracovia. Ha collaborato con direttori quali Luciano Acocella, Francesco Angelico, Marco Angius, Paolo Arrivabeni, Gürer Aykal, Umberto Benedetti Michelangeli, Giampaolo Bisanti, Roland Böer, Massimiliano Caldi, Tito Ceccherini, Daniele Gatti, Cristian Orosanu, Corrado Rovaris, Daniele Rustioni, Howard Shelley e Brian Wright. Ha inciso inoltre concerti live per emittenti radiotelevisive in Italia e in Francia.
Si esibisce regolarmente anche come camerista e, in particolare, con il pianista Maurizio Baglini ha acquisito un repertorio straordinariamente vasto per duo violoncello e pianoforte. Insieme i due artisti hanno all’attivo oltre duecentocinquanta concerti in tutto il mondo e hanno registrato per Decca le Sonate di Schubert, Brahms e Rachmaninov.
È artista residente dell’Amiata Piano Festivale docente al Conservatorio “Monteverdi” di Cremona. Suona un violoncello Giovanni Grancino del 1697.
Liu Xiaolong, Professore ordinario presso il Dipartimento di Musicologia del Conservatorio Centrale di Musica di Pechino dal 2018, membro del Consiglio della Society for Western Music in China, presso lo stesso Conservatorio, ha conseguito il diploma di laurea, di master e di dottorato con la specializzazione in musica occidentale. Nel 2007, il prof. Liu ha intrapreso insegnamento e ricerca presso la School of Fine Arts della Peking University. Le sue ricerche vertono principalmente sulla cultura musicale in Germania e Austria nel XIX secolo e, in particolare, sulla produzione del compositore Ludwig van Beethoven.
Il prof. Liu Xiaolong ha pubblicato oltre cento articoli e recensioni musicali sulle più importanti riviste nazionali.
Tra le sue pubblicazioni si segnalano: Hello, Mozart: Interviews with 26 Chinese Music Celebrities in occasione del 250° anniversario della nascita di Wolfgang Amadeus Mozart (gennaio 2006); Messa Solenne di Beethoven, saggio monografico (gennaio 2010); Beethoven: Music and Life di Levis Lockwood (novembre 2011) traduzione in lingua cinese; The Sound For the Soul: An Introduction on Chinese Music (2012) manuale didattico; Beethoven di William Kinderman (dicembre 2015) traduzione in lingua cinese; Music in the Nineteenth Century di Walter Frisch (2020) traduzione in lingua cinese.
Il ciclo di video-concerti di musica classica Suite Italiana, curato dall’Istituto Italiano di Cultura di Pechino e coprodotto in collaborazione con il prestigioso costruttore friulano di pianoforti “Fazioli”, si compone di sette recital di altrettanti affermati pianisti e comprende per ogni concerto anche almeno un brano in duo assieme ad un altro importante solista italiano.
Le riprese audio-video dei concerti sono state effettuate a fine 2020, presso la Fazioli Concert Hall, rinomata anche per la qualità dell’acustica, superando quindi, grazie all’impegno ed i sacrifici di artisti, tecnici ed organizzatori, le mille difficoltà della fase epidemica acuta in Italia. Tutti i programmi sono stati eseguiti sul celebre Fazioli Grancoda F278, pianoforte apprezzato e sempre più spesso preferito da molti grandi pianisti in Italia e nel mondo.
Gli artisti protagonisti del ciclo di concerti, alcuni dei quali anche molto giovani, sono tutti concertisti di reputazione internazionale, che rappresentano idealmente le ultime generazioni di esecutori italiani, testimoni ed eredi dell’eccellenza artistica e didattica della nostra grande tradizione musicale.
Per programmi, presentazioni degli artisti, orari e prenotazioni dei concerti, seguiranno ulteriori annunci sempre su piattaforma wechat e sito web dell’Istituto Italiano di Cultura.
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