Il teatro contemporaneoè per definizione il teatro che si è sviluppato in un periodo compreso tra gli inizi del Novecento e i giorni nostri: un arco di tempo in cui guerre, cambiamenti sociali, l’avvento di nuovi mezzi di comunicazione e di riproduzione visiva, la rivoluzione
digitale hanno toccato profondamente il nostro tradizionale teatro “da palcoscenico”.
Valeria Campo racconta alcuni tra gli innumerevoli filoni del teatro contemporaneo italiano attraverso le sue esperienze più che ventennali, che l’hanno vista prima al Teatro Stabile di Genova, poi tra i fondatori del Teatro dell’ Archivolto e partecipe con questa formazione e con i comici Broncovitz della cosiddetta “stagione dei comici” degli anni 90. Campo racconta gli spettacoli con cui è cresciuta professionalmente e in cui, pur nella modernità, si riconoscono radici e codici comuni del teatro italiano di tutti i tempi: l’ispirarsi alla letteratura, la narrazione, il teatro di regia, il teatro il laboratorio, il teatro multidisciplinare fusion di teatro, cinema, musica e, ultimo arrivato ma tra i filoni oggi più attivi, il teatro circo. La conferenza è quindi un excursus tra le tendenze, i filoni e la drammaturgia contemporanea visti attraverso gli occhi non dello studioso ma di una “teatrante” appassionata del proprio mestiere. Un racconto per immagini e parole che va dal teatro di regia di Strehler a Ronconi, passa attraverso l’istrionismo di Fo e di Benigni e il teatro di narrazione appassionata di Baliani e Paolini, per approdare alla visionarietà della Societas Raffaello Sanzio e all’ anima siciliana di Emma Dante e della Compagnia Scimone Sframeli, con Stefano Massini tra gli autori italiani oggi tra i più tradotti e rappresentati nel mondo.